Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne.
Sono circa nove i milioni di euro stanziati dal Ministero della Salute per finanziare i 26 progetti presentati dal Pascale e selezionati, tra le 334 proposte arrivate dai ricercatori di tutta Italia, che accederanno ai 312.339.610,91 euro di finanziamenti per la ricerca sanitaria nel secondo avviso pubblico del Piano nazionale di ripresa e resilienza, pubblicato il 24 aprile 2023.
Grazie ai fondi europei #NextGenerationUE, potranno condurre progetti di ricerca sanitaria per assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni del servizio sanitario ai cittadini in tema di malattie rare, tumori rari, malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali, con topic su innovazione in campo diagnostico o innovazione in campo terapeutico e con topic su fattori di rischio e prevenzione o eziopatogenesi e meccanismi di malattia.
I 26 progetti approvati, su un totale di 34 presentati, avranno la durata di due anni, e sono 6 come capofila (Destinatari Istituzionali) e 20 come unità esterna in progetti coordinati da altri Centri di ricerca – per un investimento complessivo di 8.712.747,47 € milioni di euro.
L’Istituto attraverso questi progetti prevede un reclutamento ex-novo di circa 30 ricercatori di età inferiore a 40 anni. Inoltre su 6 progetti finanziati come capofila, 3 coinvolgono donne ricercatrici in qualità di principal investigator e, inoltre, su 20 ricercatori, oltre la metà è rappresentata da donne.
Sono circa nove i milioni di euro stanziati dal Ministero della Salute per finanziare i 26 progetti presentati dal Pascale e selezionati, tra le 334 proposte arrivate dai ricercatori di tutta Italia, che accederanno ai 312.339.610,91 euro di finanziamenti per la ricerca sanitaria nel secondo avviso pubblico del Piano nazionale di ripresa e resilienza, pubblicato il 24 aprile 2023.
Grazie ai fondi europei #NextGenerationUE, potranno condurre progetti di ricerca sanitaria per assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni del servizio sanitario ai cittadini in tema di malattie rare, tumori rari, malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali, con topic su innovazione in campo diagnostico o innovazione in campo terapeutico e con topic su fattori di rischio e prevenzione o eziopatogenesi e meccanismi di malattia.
I 26 progetti approvati, su un totale di 34 presentati, avranno la durata di due anni, e sono 6 come capofila (Destinatari Istituzionali) e 20 come unità esterna in progetti coordinati da altri Centri di ricerca – per un investimento complessivo di 8.712.747,47 € milioni di euro.
L’Istituto attraverso questi progetti prevede un reclutamento ex-novo di circa 30 ricercatori di età inferiore a 40 anni. Inoltre su 6 progetti finanziati come capofila, 3 coinvolgono donne ricercatrici in qualità di principal investigator e, inoltre, su 20 ricercatori, oltre la metà è rappresentata da donne.