E’ salva la piccola Carlotta nata il 4 aprile dopo un parto complicato presso l’ospedale di Parma, in seguito al quale aveva sviluppato un gravissimo quadro di insufficienza respiratoria caratterizzato da ipertensione polmonare. Le condizioni della piccolina erano caratterizzate da una mortalità attesa superiore all’80%. I professionisti della UOC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di Parma hanno messo in atto tutte le possibili terapie convenzionali massimizzate che, però, si sono rivelate inefficaci. Nel tardo pomeriggio del 5 aprile, da Parma hanno contattato il Centro ECMO dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini, affinché la bimba potesse essere assistita in circolazione extracorporea. Il trattamento con ECMO, in questi casi, consente una sopravvivenza superiore al 90%.“Il nostro team di trasporto ECMO è stato in grado di partire nell’arco di un’ora. In queste situazioni il fattore tempo è fondamentale ed il lieto fine di questa storia non sarebbe stato possibile senza l’intervento fondamentale dei Nuclei Elicottero dei Vigili del Fuoco di Genova e Bologna, autorizzati a compiere la missione dalla Sala Operativa Nazionale per il Coordinamento e l’Assistenza al Volo dei Vigili del Fuoco. Un elicottero AW139 dei Vigili del Fuoco ha imbarcato sull’elisuperficie dell’ospedale Gaslini un’equipe composta da due anestesisti rianimatori, un’infermiera ed un tecnico perfusionista, con tutto il materiale necessario per poter avviare il supporto ECMO presso l’ospedale di Parma” spiega Andrea Moscatelli, direttore del Dipartimento Emergenza e della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’Istituto G. Gaslini.“Il Gaslini e i Vigili del Fuoco sono riusciti a salvare la nostra bimba che a meno di 24 ore dalla nascita rischiava di morire. Grazie al centro ECMO del Gaslini e al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco siamo ancora qui e possiamo raccontare questa bella storia. Grazie per tutto l’aiuto che questo ospedale ci ha offerto, ai professionisti che ci lavorano, siamo grati di essere arrivati qua e che ci abbiano aiutato, rendendola una storia a lieto fine” commenta la mamma di Carlotta.“La procedura di cannulazione ha richiesto alcune ore. Si tratta di un processo delicatissimo perché una grossa cannula deve essere inserita nella vena cava superiore e, attraverso il cuore, nella vena cava inferiore. È stata eseguita con una tecnica percutanea eco-guidata sviluppata al Gaslini: l’UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica ha pubblicato la maggiore esperienza al mondo nel neonato con questa tecnica” spiega il direttore sanitario dell’ospedale Gaslini, Raffaele Spiazzi.
“Nella notte, la bimba, in ECMO è stata trasportata in elicottero al Gaslini, siamo riusciti a garantire un trasporto in sicurezza nonostante il volo notturno e la possibilità di imbarcare tutte le apparecchiature, garantendone il perfetto funzionamento in volo presenti difficoltà tecniche notevoli” spiega Roberto Borghi, responsabile del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Genova.
La bimba dopo tre giorni è stata autonomizzata dall’ECMO ed estubata dopo circa una settimana, alla fine della scorsa settimana è stata dimessa in perfette condizioni dal nostro Istituto.
“Il percorso della bimba è stato estremamente complesso ed ha richiesto lo sforzo di più professionisti per poterle garantire la sopravvivenza ed una prospettiva di vita assolutamente normale. Al Gaslini le cure sono state possibili grazie allo sforzo multiprofessionale di medici di più specialità, infermieri, tecnici perfusionisti e fisioterapisti. L’ECMO è infatti un trattamento altamente complesso che richiede un lavoro di squadra coordinato” spiega Annalisa Costa, caposala della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica.
“Nella notte, la bimba, in ECMO è stata trasportata in elicottero al Gaslini, siamo riusciti a garantire un trasporto in sicurezza nonostante il volo notturno e la possibilità di imbarcare tutte le apparecchiature, garantendone il perfetto funzionamento in volo presenti difficoltà tecniche notevoli” spiega Roberto Borghi, responsabile del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Genova.
La bimba dopo tre giorni è stata autonomizzata dall’ECMO ed estubata dopo circa una settimana, alla fine della scorsa settimana è stata dimessa in perfette condizioni dal nostro Istituto.
“Il percorso della bimba è stato estremamente complesso ed ha richiesto lo sforzo di più professionisti per poterle garantire la sopravvivenza ed una prospettiva di vita assolutamente normale. Al Gaslini le cure sono state possibili grazie allo sforzo multiprofessionale di medici di più specialità, infermieri, tecnici perfusionisti e fisioterapisti. L’ECMO è infatti un trattamento altamente complesso che richiede un lavoro di squadra coordinato” spiega Annalisa Costa, caposala della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica.