Camicia bianca, pantalone nero, capelli lunghi sciolti, chitarra alla mano. Giuseppe Povia, il cantautore nato a Milano ma dalle origini meridionali, è salito sul palco dell’arena del mare di salerno, ospite della XXXV edizione del premio charlot.
Quattro i brani che ha eseguito, rigorosamente dal vivo e soprattutto intervallati da racconti di vita personale.
Commovente il finale, quando ha chiesto al pubblico di accendere le torce di tutti i telefonini e con il suo si è collegato in diretta con alcuni reparti di oncologia pediatrica che da anni segue, per regalare ai piccoli ricoverati la canzone che l’ha reso celebre. Ma prima un bacio al cielo per una piccola bambina di soli 5 anni, venuta a mancare il giorno prima a causa di una leucemia fulminante ed un abbraccio ai suoi genitori. “Purtroppo lei ora non c’è più, ma tanti altri grazie ai medici ed alle cure ce la fanno. Ed è a loro che spero di riuscire a regalare un sorriso. Non basta una canzone per guarirli, ma può comunque essere una piccola goccia nel mare, per farli distrarre e far dimenticare per un momento quello che stanno vivendo” ha detto dal palco, mentre l’arena si illuminava con i telefonini del pubblico, poi partono le note di “Quando i bambini fanno oh” e tutti che cantano con Povia.
