di Alessia Bielli
Le patologie tiroidee sono molte diffuse in tutto il mondo in particolare nelle aree interne dove la carenza di iodio favorisce la comparsa di noduli. Sono attualmente quelle piu’ frequenti nel sesso femminile. La fascia più colpita è sicuramente quella adulta anche se a causa degli inquinanti ambientali si registrano moltissimi casi nei giovani e negli adolescenti. Il 50-60% della popolazione generale presenta noduli di piccole dimensioni all’esame ecografico che nella quasi totalità dei casi non costituiranno mai un problema importante, mentre nel 5% dei soggetti i noduli tiroidei sono avvertibili con la palpazione del collo Le patologie tiroidee vengono diagnosticate dall’endocrinologo. Fondamentale l’esame ecografico e in caso di sospetto nodulo si deve ricorrere all’ago aspirato eco guidato che chiarisce la natura del nodulo che viene analizzato dall’anatomo patologo. L’ago aspirato è un esame ambulatoriale normalmente indolore e privo di complicanze che permette, pungendo il nodulo, di aspirare alcune cellule della lesione, esaminarle e valutarne le caratteristiche. L’intervento chirurgico viene effettuato in due casi: o quando la tiroide nodulare è molto grande con evidente compressione sulle strutture del collo oppure quando siamo di fronte ad un cancro. Di patologie tiroidee ne abbiamo parlato con il dottore Mario Infante endocrinologo presso il Centro Cardio Endocrino Metabolica di via San Leonardo a Salerno.