Vinicio Colangelo (Cittadinanzattiva), Margaret Cittadino (Tribunale dei diritti del malato) e Salvatore Raimondi (Medicina Democratica), hanno inviato una lettera aperta al Presidente dell’ordine dei medici di Salerno, al Direttore Generale ASL SA, e al Presidente della conferenza dei sindaci Asl Sa, sulla necessità di avere presidi oncologici vicino ai cittadini, Screening onologici eseguiti dall’Asl sa e Referti epidemiologici in ogni comune. “Innanzitutto ringraziamo il Presidente per aver preso posizioni chiare sulle problematiche della sanità salernitana a difesa dei medici e della necessità di potenziare la sanità territoriale – scrivono Colangelo, Cittadino e Raimondi – Gli chiediamo di sostenere insieme ai cittadini due obbiettivi: l’attivazione e la registrazione di dati aggiornati del registro dei tumori (fermo al 2016) e la formulazione dei referti epidemiologici da parte dei sindaci di tutti i comuni di Salerno e provincia. Le mortalità evitabili, la diminuzione della aspettativa di vita e l’incremento empirico delle patologie tumorali impongono di conoscere il fenomeno e gestirlo velocemente; e gli effetti nocivi sulla popolazione di Salerno e Fratte dei fumi della fonderia Pisano (attualmente situata nei pressi di una clinica accreditata) e l’ipotetico spostamento della stessa a Buccino, gli alti indici di mortalità nella valle del diano a causa degli sversamenti illeciti di rifiuti nocivi, le discrasie dei dati tra l’istituto zooprofilattico e le anomalie degli screening,- impongono alla Asl Sa, ai medici di base, ai sindaci di mettere in pratica le normative nazionali per una corretta epidemiologia. – ed ancora proseguono – Non si fa prevenzione primaria oncologica, le diagnosi oncologiche sono tardive, non si forniscono cure e terapie di prossimità ai cittadini, che oltre alla patologia sono pure costretti ad un calvario economico ed organizzativo per diagnosi e terapie ,soprattutto nel sud della provincia di Salerno completamente sguarnito di ambulatori oncologici e di Humaca (laboratori per la preparazione delle chemioterapie)
Sollecitiamo quindi il presidente, in rappresentanza di tutti i medici , per l’autorevolezza e il rispetto generale di cui gode, di sostenere ,su richiesta dei cittadini, del tribunale dei diritti del malato e di Medicina democratica: l’apertura di un ambulatorio oncologico presso il Presidio ospedaliero di Polla, come previsto dalla programmazione regionale e aziendale; l’istituzione della Humaca e di un altro ambulatorio oncologico presso il presidio ospedaliero di Agropoli, che occupa un posto geograficamente centrale e facilmente raggiungibile. – concludono Colangelo, Cittadino e Raimondi – L’istituzione dei referti epidemiologici e screening di controllo rigorosamente pubblici e periodici da parte dell’ASL sulla popolazione della valle dell’Irno e del diano per controllare ed eventualmente prevenire situazioni di rischio per la salute collettiva”.